Fra il 1939 e il 10 giugno 1940, giorno dell’entrata in guerra dell’Italia, Silvia racconta nel suo diario il rapporto con il marito Carlo, giornalista fascista, scrive di non amarlo più. Alterna alle situazioni della giornata i ricordi delle tappe del loro amore e del suo allontanarsi dal marito che si conforma e aderisce alle richieste del momento (credere nel fascismo, nella religione, ecc.) pur di fare carriera. Nella foga di scappare da un bombardamento, Carlo trova il diario e lo apre, scoprendo tutto il disprezzo che Silvia prova per lui.
Dati d’archivio. Per chi ha di fronte i materiali d’archivio e li sta consultando, consigliamo di controllare nel volume stampato per Marsilio la congruità dei dati descritti nelle Note filologico-genetiche. Rispetto alla nuova catalogazione d’archivio che si può trovare online al link che indichiamo volta per volta nelle schede dei soggetti, il nostro lavoro di descrizione filologica a volte risulta incongruente perché ci basiamo sui documenti consultati direttamente in archivio e che poi abbiamo riportato nei PDF messi a disposizione.
Le numerose varianti presenti appartengono a diversi periodi di lavorazione: una prima evoluzione va dal 1963 al 1965, mentre il progetto viene poi ripreso nel 1968, nel 1970-71 e nel 1977. Il soggetto A si intitola Diario di una donna, è datato 12 giugno 1963. Nonostante le numerose correzioni manoscritte, la struttura di base del racconto diaristico della protagonista è già presente. Sulla prima pagina si trovano delle note manoscritte: “No. Meno importante rispetto alle altre versioni” e “Sì (è da vedere)”. Questa variante è incompleta e si interrompe bruscamente nel momento in cui Carlo legge del disamoramento della moglie sul diario. I soggetti D1 e F1 sono atipici, probabilmente delle versioni transitorie, abbastanza diverse dalla precedente. D1 presenta in testa la nota manoscritta: “Z. […] guardarlo” mentre F1 la nota manoscritta “difetto del marito emergente prima”. In alcune porzioni di entrambi la scrittura è in prima persona. Le note d’archivio a proposito di D1 dicono “questo documento sembra una collezione di varie versioni, quasi a visualizzare possibili cambiamenti; si tratta di un documento di difficile decifrabilità”. Il soggetto G1 riprende in parte il lavoro fatto da Zavattini sui precedenti. Alla fine, è presente una nota di lavorazione di due pagine sui piani del racconto (quello diretto e quello rievocato dal diario), sulla lunghezza ipotetica del film (2500m) e sull’uso dell’elemento storico (il fascismo deve restare sullo sfondo). Sempre in questa nota di lavorazione, è presente una datazione manoscritta “1963?”. Il soggetto B è una copia di G1, ricca di correzioni manoscritte, inserti e cancellature. Sulla prima pagina sono presenti le note manoscritte: “Superata” e “Letta il 18/6/63 a Marco, Enzo, [Luca?]”. Il soggetto C si intitola Diario di una donna (soggetto-trattamento), è datato 22 giugno 1963 e presenta la nota manoscritta “Da qui copiato per De Laurentiis”. Si tratta di una riscrittura con molte differenze formali rispetto alle varianti precedenti. Sono presenti numerose correzioni, inserti e cancellature manoscritte. Il soggetto è diviso in una prima parte relativa all’idea del film e una seconda parte in cui sono riportati estratti del diario della protagonista che dettagliano meglio alcuni episodi della vita matrimoniale prima dell’entrata in guerra. Il soggetto F è una nuova versione del precedente che integra le tante correzioni oltre ad alcune variazioni formali, e conclude la vicenda con Carlo rannicchiato a piangere dopo la lettura del diario. Sulla prima pagina sono presenti le note manoscritte “Consegnato a De Laurentiis il 31-7-63” e “Nota: è lo stesso soggetto consegnato a De Laurentiis, ma con le visibili correzioni, specie nelle pagine 19-20”. Il soggetto D è un’ulteriore versione che integra tutte le correzioni della precedente e opera qualche altro breve taglio. Nella prima pagina è presente la nota dattiloscritta: “Consegnato a De Laurentiis il 31/7/1963”. Il finale è identico al soggetto F e il documento si conclude con la dicitura “Fine”. Il soggetto E è una copia del precedente con moltissime correzioni, cancellature e inserti manoscritti.
Da notare che in archivio sono presenti numerose Considerazioni generali sul progetto che approfondiscono la figura della protagonista a partire dal racconto del ritrovamento del suo diario da parte degli autori, oltre a un trattamento di 42 pagine. In particolare, il trattamento e le Considerazioni dalla A alla D presentano tutti la dicitura “Consegnato a De Laurentiis il 31-7-63”, quindi sono stati inviati insieme al resto del materiale. Questo primo filone del 1963, consegnato a De Laurentiis, non è semplice da seguire. Da una parte, tra il febbraio e il maggio del 1964, Zavattini produce una versione “umoristica” del soggetto, archiviata a parte. In essa troviamo un’indicazione sui possibili interpreti nella dicitura dattiloscritta “(Loren, Gassman?)”. In questo caso la vicenda si trasforma in una convenzionale storia di equivoci, triangoli amorosi e gelosia. Nella versione umoristica D, si trova anche una nota manoscritta “Copia come quella data a Ponti il 29/5/64” che testimonia il fatto che anche questa versione, seppur non prosegua oltre questo filone, è stata sottoposta alla revisione di un produttore. Dall’altra parte però prosegue anche il lavoro sulla versione originale. Il soggetto H1, molto diverso dai precedenti, sembra essere una versione successiva che conduce alla rilavorazione del 1965. Il soggetto I1 continua a presentare la struttura con una prima parte dedicata all’idea del film e una seconda al soggetto vero e proprio, oltre a numerose correzioni e inserti manoscritti poi integrati nel soggetto G, che si intitola Diario di una donna (soggetto di C.Z.) e presenta la nota manoscritta “Copia corretta, battuta dalla Signora Milano (originale mandato a Rizzoli e ritornato […] il 16/7/65)”. Questa versione è molto lunga, quasi un trattamento, presenta diverse correzioni manoscritte e amplia i vari episodi della vicenda trasformando gli spezzoni in prima persona del diario di Silvia in resoconti narrati dall’autore. Il soggetto L1 si discosta ancora dai precedenti, pur mantenendo parti identiche, tra cui il finale e presenta la nota manoscritta “Mario” in apertura. Le prime sei pagine, di impostazione generale del progetto, sono riprese nelle Considerazioni generali E, F e G intitolate A proposito di Un Diario di una donna. La E in particolare presenta diverse correzioni manoscritte e la nota “Consegnate a Bevilacqua il 26/4/68”. La lavorazione del 1968 procede con altre Considerazioni generali sulla protagonista Silvia, dalla H alla N. In H in particolare sono presenti numerose note manoscritte, oltre alla datazione “(1968)”. Le più significative sono senz’altro “manca altro materiale!! 9.5.77, consegnato da Blasetti”; “Caro Blasetti, non è tutto oro, ma qualche considerazione utile la troverai. tuo Za”, e ancora: “Ti prego di tenere tutto il materiale gelosamente, in quanto ne ho solo una copia”. In I invece, oltre all’anno, troviamo la nota: “Materiali fatti leggere a De Sica, De Laurentis, Bevilacqua, Blasetti (anche a Zampa?), Ponti”. Tali note dimostrano anche che questa versione viene ripresa da Zavattini nell’ultimo periodo di lavorazione sul progetto, a fi