Nel 1947 un centinaio di abitanti di Luzzara decide di partire sulla motonave Bice alla volta di Venezia, per una giornata di vacanza. Molti diversi caratteri e mestieri partecipano: cacciatori, innamorati, suonatori, litigiosi, giocatori di carte, ovviamente pescatori. Dopo una festosa tappa nel paesino di Corbole, la comitiva giunge a Venezia e i vari luzzaresi vivono la loro vacanza nei modi più diversi, fino al faticosissimo ritorno a casa.
Dati d’archivio. Collocazione: Za Sog NR 14/7 contiene: varianti di soggetto dattiloscritte A) 10 pp., Titoli provvisori. 100 sul grande fiume; Il grande viaggio; La grande vacanza; Sul grande fiume. Progetto per un film di Cesare Zavattini, datata 17/10/1953; B) 13 pp., La grande vacanza (Appunti per un film di Cesare Zavattini); C) 14 pp., [idem]; D) 13 pp., [idem], con note manoscritte; E) 11 pp., [idem], con note manoscritte; F) pp., [idem], dattiloscritto; G) pp., La grande vacanza.
Il soggetto A presenta in apertura diversi “Titoli provvisori. 100 sul grande fiume. Il grande viaggio. La grande vacanza. Sul grande fiume” e la dicitura “Progetto per un film di Cesare Zavattini”. Questa variante presenta i timbri del deposito SIAE del 17 ottobre 1953 e, sempre nella prima pagina, la nota manoscritta “copia buona Siae”. Tutte le pagine hanno la firma autografa di Za. Alcune porzioni dattiloscritte sono battute sul retro delle pagine e si inseriscono nel testo tramite rimandi specifici. Nell’ultima pagina è presente una nota di Zavattini in cui sottolinea la necessità di integrare il soggetto con nuove informazioni e verifiche: “Questo abbozzo di soggetto per diventare un soggetto vero e proprio ha bisogno che siano raccolte in loco nuove informazioni oltre a quelle ottime che ho già raccolto e che mi hanno permesso di stendere queste prime otto pagine. Inoltre è necessario, indispensabile, ripercorrere con un motoscafo tutto l’itinerario percorso dalla Bice, cogliendo tutte quelle suggestioni che solo l’incontro con la realtà può dare. Il film parte da un fatto vero nella sua struttura generale ma che sarà ricostruito con quella libertà [che] occorrerà. Anziché nel 1947, l’azione può anche svolgersi in tempi più recenti”.
Il soggetto D si intitola “La grande vacanza (Appunti per un film, di Cesare Zavattini)” e rielabora alcuni episodi descritti in A. Sono presenti diverse correzioni manoscritte e dattiloscritte e, a penna sulla prima pagina il nome “(Mario)”. Continua a essere presente la nota finale, con l’aggiunta di una frase conclusiva: “Anziché nel 1947, l’azione può anche svolgersi in tempi più recenti”. Il soggetto E è una copia del D, correzioni comprese.
Il soggetto B integra tutte le correzioni di D mantenendo lo stesso titolo e la nota finale e si presenta senza correzioni. Il soggetto C è, di nuovo, una copia del B. Il soggetto F è un’altra copia di B, conservata nella copertina originale. In questo caso la nota finale, presente in tutte le versioni finora, è segnata con un “NO” manoscritto, come se Zavattini avesse dovuto consegnare questa copia a qualcuno e la nota fosse da eliminare. Il soggetto G (con il solo titolo La grande vacanza) è un’ulteriore copia di B, senza correzioni, in cui però stavolta la nota finale non appare: è il soggetto pubblicato in Caldiron (2006: 254-260).
Pubblichiamo nel volume e online il soggetto G e online il soggetto A depositato alla SIAE.
Prima di arrivare al tema della “diaristica” come forma del racconto, Zavattini percorre una diaristica personale, autobiografica: “non ci si stupisce dell’esistenza di soggetti ambientati nella sua pianura padana, tra la gente e la campagna di Luzzara e dintorni quali La bassa e Luzzara mia, ambedue del 1969, La grande vacanza e infine l’impegnativa operazione dell’Ultima cena a cui Zavattini ha lavorato intensamente negli anni ’71 e ’72” (Mazzoni 1979: 24). Luzzara diventa dunque un luogo di riflessione in cui sfruttare le atmosfere nebbiose e i modi popolari cari a Zavattini. Caldiron aggiunge a questa idea il tema del Po, protagonista di diversi soggetti dei primi anni Cinquanta collegabili a La grande vacanza (in questo libro: Una donna del Po, Viaggio sul Po): “L’‘amore per il grande fiume’ è al centro anche del libro fotografico Fiume Po (1966) e del Viaggetto sul Po – incluso in Straparole (1967) – nati entrambi dall’incontro con il giovane fotografo William M. Zanca” (Caldiron 2006: 179).