Dei bambini giocano a palla in un prato. La palla va a finire in un giardinetto dove un vecchio sta rastrellando. I bambini chiedono di riavere la palla, ma lui la nega più volte. Un bambino prova a scavalcare il cancello, il vecchio si arrabbia, inizia a lamentarsi, accusa tutto e tutti. Poi si vergogna e butta con disprezzo la palla ai bambini, dopo aver dato uno sguardo ai vicini.
Dati d’archivio. Collocazione: Za sog NR 37/6 contiene dattiloscritti: soggetto A) 4 pp., Zibaldone n° 3 (prima stesura dell’idea: 15/6/1955). Note di lavorazione B) 10 pp., Prima relazione su Zibaldone n° 3. 12 luglio 1955 di Aldo Paladini, Virgilio Tosi; C) 3 pp., Seconda relazione su Zibaldone n° 3. Seduta di Fregene – 14 luglio 1955 (Blasetti, Paladini-Tosi); D) 9 pp., Terza relazione su Zibaldone n° 3. Roma, 1° agosto 1955 (Blasetti-Tosi-Paladini); E) 15 pp., Zibaldone, datato 25/4/1955.
I materiali presenti nell’Archivio Zavattini sono relativi al film a episodi che vide la collaborazione tra Zavattini e Alessandro Blasetti. Il fascicolo presenta diversi documenti contenenti riferimenti al contributo di Aldo Paladini, Virgilio Tosi e Isa Bartalini. Altri riferimenti relativi al medesimo progetto sono riscontrabili in Questa è Roma, Prima io, Primo amore, Il vecchio; quest’ultimo (riassunto nella presente scheda) è l’effettivo soggetto che nell’Archivio Zavattini è catalogato sotto il nome del progetto generale, Zibaldone n. 3. Il soggetto viene definito “prima stesura dell’idea” con nota manoscritta nella prima pagina, recante anche la data (15 giugno 1955). Vi sono inoltre tre “Note di lavorazione” (alcune copie delle quali si trovano anche nel Fondo Blasetti presso la Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna): Nota A “Prima relazione su Zibaldone n. 3”, di 11 cartelle dattiloscritte, scritta da Aldo Paladini e Virgilio Tosi in data 12/7/1955. In questo documento si prende in esame lo Zibaldone e gli sketch che esso dovrebbe raccogliere in termini di peculiarità, ad esempio quella di preferire un numero limitato di episodi corposi all’inserimento di numerosi pezzi brevi che lascerebbero lo spettatore insoddisfatto. Si ragiona dell’influenza o “analogie stilistiche” tra i racconti cinematografici e quelli letterari come Io sono il diavolo e I poveri sono matti per “la frequente presenza di un’atmosfera piuttosto rarefatta” (che pone dei problemi alla realizzazione cinematografica), e di un criterio di selezione dei lavori di Zavattini che “dovrebbe tendere per quanto possibile a riunire soggetti tipici e peculiari di questo autore, diversi nel tono spettacolare ma umanitari nell’espressione del suo mondo poetico” (Nota A: 5). Dopo aver analizzato i singoli episodi, si giunge ad una prima “titolazione” degli stessi, suddividendoli per tematica: “il prossimo” – La conferenza, Prima io, Stabilimenti Dan, Alla porta; “l’amicizia” – Due amici d’infanzia, Episodio del vecchio; “l’amore” – Fine d’anno sulle scale, Luna di miele, I giovani suicidi. Alcuni di questi soggetti sono pubblicati nel nostro volume oppure nel portale online. Nota B, dal titolo “Seconda relazione su Zibaldone n. 3”, di 4 cartelle dattiloscritte, autori Aldo Paladini e Virgilio Tosi, datata 14.07.1955. Viene messa in discussione la prima relazione riconducendo le tre tematiche del film all’unico concetto di “prossimo” proposto da Blasetti, che conferisce maggiore unità al lavoro “sia pure nella diversa articolazione e varietà degli episodi” (Nota B: 16). La titolazione viene un po’ modificata e la tematica racchiude quanto segue: “il prossimo”: La Conferenza, Prima io, Alla porta, Mille lire, Il vecchio; segue “l’altra metà del prossimo” con il titolo alternativo: “il prossimo che preferiamo (o amiamo)”: Fine d’anno, Luna di miele, I giovani suicidi. In entrambe le note si discute della difficoltà di inserire nel film anche un Cinegiornale con brevi scenette comiche o sketches tratte dai racconti di Zavattini (ad esempio Visita agli stabilimenti Dan). La Nota C, o “Terza relazione su Zibaldone n. 3”, di 10 cartelle dattiloscritte da Paladini e Tosi, prende in esame alcune proposte di titolazione-collegamento elaborate in precedenti riunioni, sulla falsariga del comandamento “Ama il prossimo tuo come te stesso” e fa osservazioni sugli episodi La conferenza (insistendo sul nuovo finale proposto, vedi la scheda critica in questo volume) e su Fine d’anno sulle scale. Nella cartella si trova anche (nota D) un blocco da minuta di 16 cartelle manoscritte: sono appunti raccolti da Isa Bartalini, sceneggiatrice e collaboratrice di Blasetti, datati 25.04.1955, 27.04.1955, 28.04.1955, 29.04.1955; su due pagine è indicato che la trascrizione riguarda: a pag. 1 “lettura 19 versione conferenza 30.11.53”; a pag. 4 “lettura versione da depositare 53”.
Nella cartella dell’Archivio Zavattini del soggetto Questa è Roma è contenuta una cartellina di cartone vuota, con scritte a matita rossa in stampatello sul frontespizio che recitano: “Zibaldone N. 3. 1) [testo cancellato con una riga] Personalità in visita allo stabilimento Dan (p. 4 a 10); 2) Due amici di infanzia si incontrano dopo 20 anni (p. 11 a 14); 3) Incontro internazionale di calcio tra Tampa e Caria (p. 15 a 16); 4) Elezione del sindaco di Barga nel Sout (p. 17 a 23); 5) Una iniziativa dell’ente turistico della famosa e ridente spiaggia (p, 24 a 29); 6) Notte di Natale a Nap (p. 30 e 31); 7) Sensazionale evasione dal carcere municipale di Bing-Bing del famigerato bandito Trep (p. 32 a 33). Zavattini”. Si tratta di un altro tentativo di indice dei soggetti di Zavattini pensato per il film di Blasetti. All’interno si trovano altri appunti scritti a matita e in corsivo (alcuni illeggibili), in cui Zavattini sembra stendere delle note di lavorazione o spunti per una lettera: “Hecht vuole che siam realistici, me lo ha ripetuto spesso […] E allora io cercherò di usare i vostri sketcs. Altrimenti non dovrò usarne neanche uno […]”.
Pubblichiamo nel volume e online il Soggetto A, online invece le Note di lavorazione A, B, C.