Siamo a Roma, nella Galleria di Piazza Colonna, sono le ore 18.30, Mario e Maria devono incontrarsi per il loro primo appuntamento d’amore. L’ansia e la fretta dei due giovani protagonisti è resa chiaramente dalle frettolose preparazioni di Maria in camera sua e di Mario nel bagno dell’ufficio. Maria, dopo essere trattenuta dalla sorella e dai genitori arriva sul posto, cerca Mario, e allontana un giovane che cerca di avvicinarla. Mario, nel frattempo, invia un telegramma richiesto con urgenza dal suo capo, si dirige con i mezzi pubblici verso la piazza e correndo, arriva. Trova Maria, si salutano, imbarazzati ed impacciati iniziano a camminare assieme.
Dati d’archivio. Collocazione: Za Sog NR 24/4 contiene: varianti di soggetto dattiloscritte: A) 4 pp., Appuntamento in Galleria. Soggetto per un cortometraggio di 500 metri circa, di Cesare Zavattini, datata 26/04/51; B) 3 pp., Appuntamento in Galleria. Soggetto per un cortometraggio di 800 metri circa, di Cesare Zavattini, datata 26/04/51; C) 3 pp., Appuntamento in Galleria. Soggetto per un cortometraggio di 500 metri circa, di Cesare Zavattini, datata 26/04/51; D) 3 pp., Primo Appuntamento [in Galleria]. Soggetto per un cortometraggio di 500 metri circa, di Cesare Zavattini, datata 26/04/51; E) 2 pp., Primo Amore; F) 2 pp., [idem]; G) 3 pp., [idem], datata 30/11/53. Varianti di sceneggiatura dattiloscritte: H) 28 pp., Primo amore; I) 23 pp., [idem], con correzioni e note manoscritte.
Il soggetto ha due titoli alternativi: Appuntamento in galleria e Primo Appuntamento. Stando alle datazioni delle varianti, il periodo di lavorazione stimato è dal 26/04/1951 al 23/06/1953. Nelle varianti A), C) e D) è presente la nota manoscritta “Quietanza SIAE 18333 del 26/4/51. Superata”. Nelle varianti E) e F) si legge solamente la specifica “superata”. Nell’ultima variante, la G), oltre alla data “30.11.53”, ci sono due rilievi importanti: una intestazione dattiloscritta che riporta: “Zibaldone. Blasetti – Zavattini”, e una nota a mano con un semplice “sì” (molto probabilmente quest’ultima indica il via libera di Zavattini alla pubblicazione su Posta Illustrata del soggetto). Le prime tre varianti sono pressoché identiche, c’è qualche parola cancellata qua e là. Il soggetto D) subisce grossi cambiamenti, quasi ogni riga ha delle correzioni fatte a mano. La base è la stessa depositata in SIAE (simile ai Soggetti A, B, C), e le molte correzioni passeranno nelle varianti successive come una trascrizione di questa variante.
La lavorazione al soggetto continua con la sceneggiatura, di cui ci sono due varianti. Abbiamo deciso di pubblicare online la seconda perché più completa, comprensiva di tutte le correzioni apportate alla prima variante della sceneggiatura (con cancellazioni dattiloscritte). Nella variante A) della sceneggiatura si espandono le singole situazioni in brevi scene, descritte sempre con la tecnica del montaggio alternato, in cui i due giovani si preparano: Mario in ufficio, Maria a casa. Nei dialoghi, la casa di Maria risuona di parlate in romanesco. Nella variante B), che integra le correzioni della A, ci sono alcune ulteriori correzioni fatte a mano, principalmente battute tra personaggi spostate o cancellate, ma la trama non ne risente. La seconda variante è impaginata meglio, ad ogni cambio di inquadratura corrisponde una nuova facciata. La maggior parte delle correzioni fatte a mano sono verso la fine, nelle ultime pagine, quando Mario e Maria si incontrano. La seconda variante è stata corretta in almeno due momenti utilizzando prima una biro blu e poi una matita. Sembra chiaro che i lavori si siano interrotti in corso d’opera, visto che manca una versione definitiva priva di correzioni.
Pubblichiamo il soggetto G nella versione cartacea e online e la sceneggiatura B e il soggetto A online.
Nonostante il soggetto sia edito, anche se poi non è mai stato realizzato, non c’è letteratura che inquadri dal punto di vista storico questo testo. Dalla intestazione del Soggetto G si evince che il soggetto sarebbe stato pensato come parte integrante del progetto “Zibaldone” di Blasetti-Zavattini (vedi scheda di Zibaldone n. 3, in questo volume).
Anche se il soggetto viene pensato per un cortometraggio, o meglio un episodio di un film di Blasetti, Zavattini rielabora la prima idea fino ad una prima sceneggiatura. Nello stesso periodo, tra il 1951 e il 1953, lo sceneggiatore conosce uno dei periodi più ricchi per la sua produzione cinematografica che vede nascere tra l’altro Bellissima (1951, a cui non partecipa però alla sceneggiatura), Umberto D. (1952), Roma ore 11 (1952), Siamo donne (1953).
La variante G) del soggetto, datata 30.11.1953, è pressoché identica a quella di due anni prima, ed è la stessa variante pubblicata cinque mesi prima sul giornale La Posta illustrata il 23/06/1953. Sul giornale c’è un trafiletto che Zavattini dedica ai propri lettori. Citiamo testualmente: “Cari amici della Posta Illustrata, mi dite che qualche vostro lettore vorrebbe vedere com’è fatto un soggetto e me ne domandate uno da pubblicare. Vi mando questo Primo amore che, senza troppe pretese, vorrebbe fornire a un regista il primo suggerimento per un cortometraggio di circa trecento metri. La materia naturalmente sarà elaborata nella sceneggiatura che è il film sulla carta con tutte le definitive indicazioni dettate allo scrittore dalla sua tecnica e dalla sua fantasia”.