Perché è un danno non fare un film quando lo devi fare; come un quadro si fa in quanto passaggio a un successivo quadro, altrettanto è con i film, ed è mostruoso questo pestar l’acqua nel mortaio.
Davvero si arrossisce continuando a ripetere per anni il nome di un film che si ha nel cassetto, e credo seriamente che questo costituisca sempre una remora spirituale.
(lettera del 15 dicembre 1960)